I principali fornitori globali di servizi di ricerca clinica (CRO) hanno registrato risultati positivi nel secondo trimestre 2025, segnalando una ripresa degli investimenti in R&S da parte di aziende farmaceutiche e biotech.
Danaher, IQVIA, Medpace e Thermo Fisher hanno tutte superato le attese degli analisti per ricavi e utili, con tassi di crescita che segnano un’inversione rispetto al rallentamento del 2023-2024.
Danaher ha registrato ricavi per 5,94 miliardi di dollari (+3,5%) e un utile per azione adjusted di 1,80 dollari. IQVIA ha riportato ricavi per 4,02 miliardi di dollari (+5,3%) e un EPS adjusted di 2,81 dollari.
Medpace ha sorpreso il mercato con una crescita dei ricavi del 14% a 603 milioni e nuove commesse per 621 milioni. Thermo Fisher, infine, ha registrato ricavi per 10,85 miliardi (+3%) e un EPS adjusted di 5,36 dollari, grazie alla resilienza della domanda in ambito lab e strumenti per la ricerca.
Il dato più significativo riguarda la ritrovata propensione delle biotech a finanziare studi clinici, favorita da mercati dei capitali più accessibili e dalla ripresa delle collaborazioni con le big pharma. Anche le aziende di medie e grandi dimensioni stanno riattivando progetti sospesi, soprattutto in oncologia e malattie rare. L’andamento delle CRO è un indicatore anticipatore della ripartenza del ciclo R&S nel settore farmaceutico.
Anche per l’Italia tutto questo rappresenta un segnale incoraggiante: le società attive nel supporto alla sperimentazione clinica, nella produzione GMP conto terzi e nei servizi regolatori potrebbero beneficiare di nuove opportunità di partnership e sviluppo nella seconda metà dell’anno.